Atto di Consacrazione al Cuore immacolato di Maria

(Formula indulgenziate, n. 390 e 391)

O pietosissimo Cuore Immacolato di Maria, eccomi con la mia famiglia ai tuoi piedi. Con l’autorità che mi viene da Dio e in soddi-sfazione dei tuoi desideri ripetutamente manifestati a Fatima e alla tua prediletta Suor Lucia, voglio consacrare me, la mia famiglia e tutto quanto mi appartiene al tuo misericordiosissimo Cuore Immacolato. O Maria, Vergine potente e Madre di Misericordia, Regina del Cielo e Rifugio dei peccatori, noi interamente ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato. Ti consacriamo tutto il nostro essere e tutta la nostra vita: tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo: i nostri corpi, i nostri cuori, le nostre anime. A Te consacria-mo il nostro focolare, la nostra casa, i nostri averi. Noi vogliamo che tutto ciò che é in noi e attorno a noi ti appartenga e desideriamo che partecipi ai benefici delle tue benedizioni materne.

E affinché questa consacrazione sia davvero efficace e duratura, rinnoviamo oggi ai tuoi piedi, o Maria, le promesse del nostro Battesimo e della nostra prima Comunione. Noi ci impegniamo a professare sempre coraggiosamente le verità della Fede; a vivere da veri cattolici, pienamente sottomessi a tutte le direttive del Papa e dei Vescovi in comunione con lui. Noi ci impegniamo a osservare i Comandamenti di Dio e della Chiesa, ed in particolare la santificazio-ne delle feste. Noi ci impegniamo inoltre a far entrare nella nostra vita, per quanto ci sarà possibile, le consolanti pratiche della Religione cri-stiana, specialmente quelle del S. Rosario quotidiano, della santa Confessione e della santa Comunione.

Noi ti promettiamo infine, o gloriosa Madre di Dio e tenera Madre degli uomini, di mettere tutto il nostro cuore al servizio del tuo culto benedetto, al fine di affrettare e di assicurare, per mezzo del Regno del tuo Cuore Immacolato, il Regno del Cuore del tuo adora-bile Figlio nelle anime nostre ed in quelle di tutti gli uomini, nel nostro caro Paese e in tutto l’universo, sulla terra come in Cielo.

O dolce Madre nostra, così come ebbe a dirti il tuo devoto Papa Pio XII, in quest’ora grave della storia umana, ci affidiamo e ci con-sacriamo al tuo Cuore Immacolato.

Ti commuovano tante rovine materiali e morali, tanti dolori, tante angosce, tante anime torturate, tante in pericolo di perdersi eterna-mente!

Regina della pace, prega per noi e da’ al mondo la pace nella veri-tà, nella giustizia, nella carità di Cristo; riconduci all’unico ovile di Gesù, sotto l’unico e vero Pastore, i popoli separati per l’errore e per la discordia; difendi la Santa Chiesa di Dio dai suoi nemici; arresta il diluvio dilagante dell’immoralità; suscita nei fedeli l’amore alla purezza, la pratica della vita cristiana e lo zelo apostolico.

Noi in perpetuo ci consacriamo a te, al tuo Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del mondo, affinché tutte le genti, pacificate con Dio e tra loro, ti proclamino Beata e con te intonino, da un’estremità all’altra della terra, l’eterno “Magnificat” di gloria, di amore e di rico-noscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la Verità, la Vita e la Pace. Amen.

Preghiera a Maria

PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA SALUTE

“O Madre di misericordia, Madonna della Salute, che vegliando ai piedi della croce del Figlio Gesù hai manifestato la tua solidarietà con l’umanità sofferente, ascolta la voce e la preghiera di tutti i malati, che ricorrono a te con la certezza di trovare una madre che li accoglie, guarisce e conforta. Esaudisci, Madre del Salvatore nostra, le invocazioni che ti rivolgiamo: soccorrici nelle nostre malattie, trasforma le nostre lacrime in preghiera e le nostre sofferenze in momenti di crescita, converti la nostra solitudine in contemplazione e la nostra attesa in speranza.”

Preghiera a Maria

Regina della Pace

Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire: ci sia pace per il nostro povero mondo. Tu che fosti salutata dallo Spirito della pace, ottieni pace per noi. Tu che accogliesti in te il Verbo della pace, ottieni pace per noi . Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace, ottieni pace per noi. Tu che sei vicina a colui che riconcilia e dici sempre sì a colui che perdona, votata alla Sua eterna Misericordia, ottieni a noi la pace. Astro clemente nelle notti feroci dei popoli, noi desideriamo la pace. Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli, noi aspiriamo alla pace. Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate dei cuori umani, noi abbiamo bisogno di pace. Perché siano finalmente liberati i prigionieri, gli esiliati ritornino in patria, tutte le ferite siano risanate, ottieni per noi la pace. Per l’angoscia degli uomini ti chiediamo la pace. Per i bambini che dormono nelle loro culle ti chiediamo la pace. Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case ti chiediamo la pace. Madre dei poveri, nemica dei cuori di pietra, stella che risplendi nelle notti dell’ assurdo, ti chiediamo la pace. Amen.

Inno Gregoriano alla Vergine Maria.

Ave, stella del mare.

Ave, stella del mare, madre gloriosa di Dio, vergine sempre, Maria, porta felice del cielo. L’ « Ave » del messo celeste reca l’annunzio di Dio, muta la sorte di Eva, dona al mondo la pace. Spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi, scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene. Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio. Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo. Lode all’altissimo Padre, gloria al Cristo Signore, salga allo Spirito Santo, l’inno di fede e d’amore.

Amen.

Maria nella Chiesa

In questo articolo analizziamo la figura di Maria nella Santa Chiesa, ispirandoci al Trattato sulla Devozione a Maria , di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Innanzitutto bisogna comprendere che la presenza e la Missione di Maria non riguardano solo la prima venuta di Gesù Cristo, ma anche
il tempo che vive la Chiesa attualmente. In Maria Dio ha racchiuso l’intero tesoro delle Grazie, a cui gli uomini devono attingere. Il Figlio ha scelto
la Madre come canale attraverso cui elargire le Sue Infinite Grazie di Amore e Misericordia verso l’umanità intera. Lo Spirito Santo l’ha stabilita come dispensatrice dei suoi Doni Celesti. Nulla viene donato se non attraverso Maria.
E questa era da principio la Volontà , il Volere di Dio Padre. Poiché tutto si riceve attraverso la Vergine, la Chiesa la innalza come la più umile, nascosta e alta creatura. Maria è stata la prima ad accettare che la Volontà di Dio si compisse in Lei con Fede Immensa e purezza infinita.
Ciò che colpisce è che le preghiere rivolte a Dio dalla Madre hanno un ‘importanza tale che Lui le ascolta guardando sempre all’umiltà della Vergine.
Addirittura le intercessioni di Maria sono più potenti di quelle delle Creature Angeliche e dei Santi. Il Padre attraverso Maria cerca di avvicinare alla Chiesa i suoi amati figli, affinché diventino cristiani santi. I veri ed autentici cristiani si ritengono figli di un Dio che è Padre e di una Madre che è Maria. Ciò però può avvenire solo attraverso una grande fede. Infatti i non credenti guardano alla Vergine con disprezzo e superficialità.
I cristiani veri la onorano invece come Madre di tutte le Madri. Se un fedele ha Gesù nel cuore, ringrazierà sempre Lei, poiché Lui è frutto ed opera del suo ventre. Sant’ Agostino utilizza una stupenda metafora, affermando che tutti i figli di Maria sono nascosti nel suo grembo, dove saranno custoditi fino al momento della gloria in cielo. Quando la Vergine è presente in un’ anima, produce frutti numerosi e grazie meravigliose. Possiamo Possiamo dire che lo Sposo è lo Spirito Santo e Maria è la sua Sposa.
Infatti è attraverso lo Spirito che in Maria ha avuto pieno compimento il Disegno di Dio sull’ Umanità, a Lui così cara. Maria incarna l’Amore. e si fa Amore attraverso il suo sì a Dio.

Maria, potentissimo nome

Maria potentissimo nome


O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno neppure di nominarti,
ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.

Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

Supplica del 27 di ogni mese alla Madonna della Medaglia Miracolosa

La festa della Madonna della Medaglia Miracolosa

La Supplica del 27 di ogni mese è una delle devozioni più sentite nel panorama delle giornate mariane della Chiesa Cattolica. Sono numerosi i miracoli attribuiti a questa preghiera con testimonianze che continuano, nel corso degli anni, ad aumentare costantemente.

Ricordiamoci di controllare la nostra medaglia.

Tutte le medaglie non conformi andrebbero buttate nella spazzatura in quanto le simbologie non vengono da Dio a meno che l’oggetto non sia giù stato benedetto.

Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Da recitarsi alle ore 17.00 del 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.

Beata Vergine della Medaglia Miracolosa
La Medaglia Miracolosa

La Medaglia Miracolosa, il primo dei grandi messaggi mariani!

Il conio dei primi esemplari della Medaglia miracolosa segnò la rinascita della fede, il rifiorire della preghiera e il moltiplicarsi di conversioni e di guarigioni.

La Medaglia miracolosa era richiesta ovunque, sia da privati, che da parrocchie e Diocesi.

“O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te” divenne la giaculatoria più diffusa in quegli anni, preparando il cuore di tutti i cattolici alla solenne proclamazione, fatta dal Papa Pio IX l’8 dicembre 1854, del dogma dell’Immacolata Concezione.

Supplica da recitare il 27 del mese possibilmente alle ore 17

Supplica del 27 di ogni mese: O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie.

Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.

Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest’ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione.

Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.

Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono col tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui.

Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.

Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.

Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.

Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia. Salve Regina

Preghiera conclusiva

Alla fine della Supplica del 27 di ogni mese si recita la seguente giaculatoria: O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo, e per tutti coloro che a Te non ricorrono, in particolare per i nemici della Santa Chiesa e per quelli che ti sono raccomandati.

madonna medaglia miracolosa
La Madonna della Medaglia Miracolosa

I Santi e la Medaglia Miracolosa

Moltissimi santi nella loro vita hanno dimostrato la loro devozione alla Madonna della Medaglia Miracolosa e hanno partecipato attivamente alla sua diffusione.

La Madonna della Medaglia Miracolosa e Madre Teresa di Calcutta

Molto devota a Maria, è famoso l’aneddoto relativo alla visita di Madre Teresa alla Cappella di Rue du Bac a Parigi.

Quando la santa sostò di passaggio in questa città, si recò sul luogo delle apparizioni e la superiora ospitante, intenzionata a donarle una buona quantità di medaglie per la sua missione, le chiese: “Quante ne desidera Madre? 50, 100… o 300 ? ”. Ella candidamente rispose: “Andrebbero bene… 30.000?”

E tra i tanti a cui la regalò si deve nominare Monsignor Comastri, che la incastrò nel suo anello di arcivescovo.

Inoltre lei tessa racconta di alcuni episodi accaduti grazie alla medaglia, in particolare ne riportiamo uno.

Uno dei nostri dottori, oculista, lavorava molto con i nostri poveri ed era molto amabile con loro. Dedicava loro due ore al giorno. Durante queste due ore si dedicava solamente ai poveri, tutto gratis: visita, lenti, medicine.

Un giorno mi disse: Madre, ho un tumore maligno e morirò entro tre mesi. Andò negli Usa e gli dissero la stessa cosa. Ritornò a Calcutta e la sua famiglia lo portò all’ospedale. Andai a visitarlo all’ospedale, portai una medaglia della Vergine Miracolosa e gli chiesi di dire: Maria, Madre di Gesù, dammi la salute. Incaricai anche la famiglia di pregare la Madonna.

Nonostante fosse una famiglia indù, dovettero pregare con molta fede. Dopo tre mesi, quando sarebbe dovuto morire, l’oculista venne a casa mia e mi disse: Madre, sono stato dal medico, mi ha esaminato ai raggi x, fatto le analisi e non ha trovato traccia del tumore. Un autentico miracolo. Ora porta un catenina al collo con la medaglia miracolosa.

La Medaglia Miracolosa è legata anche alla beatificazione di Madre Teresa, poiché le cronache parlano di un miracolo avvenuto proprio per mezzo di questo oggetto.

Monica Besra, 35 anni, del Bengala Occidentale, soffriva di tumore al ventre, che le si era notevolmente gonfiato.

Il 5 settembre 1998, nel primo anniversario della morte della Santa, una suora prese una medaglia miracolosa che era stata a contatto con il corpo di Madre Teresa, la legò intorno al ventre di Monica con uno spago e supplicò: «Madre, oggi è il giorno in cui sei andata in Cielo. Tu amavi i poveri, fa’ qualcosa per Monica, che deve curare i suoi cinque figli».

La Madonna della Medaglia Miracolosa e Padre Pio

Anche Padre Pio era intimamente legato alla Madonna della Medaglia Miracolosa, tanto che nella sua camera, conservata integra dal momento della sua morte, è visibile un gran numero di medagliette che usava regalare a tutti e in special modo ai bambini.

Questa pratica, anche se non è riportata nei suoi scritti e nell’epistolario, è testimoniata dai fedeli e dai confratelli.

Molti altri santi hanno reso grazie alla medaglia miracolosa, ecco un breve filmato che ne parla. Grazia Maria per la Supplica del 27 di ogni mese.

Messaggio del 25 febbraio 2022 a Medjugorje

Maria ci chiede aiuto

Messaggio del 25 febbraio 2022 a Medjugorje: Cari figli! Sono con voi e preghiamo insieme. Figlioli, aiutatemi con la preghiera affinché satana non prevalga. Il suo potere di morte, odio e paura ha visitato la Terra. Perciò figlioli, ritornate a Dio, alla preghiera, al digiuno ed alla rinuncia per tutti coloro che sono calpestati, poveri e non hanno voce in questo mondo senza Dio. Figlioli, se non ritornate a Dio ed ai Suoi comandamenti, non avete futuro. Perciò ha mandato me a voi per guidarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. “

Maria a Medjugorje

A Medjugorje Maria ci invita e ci dice dove siamo.

Il messaggio i Maria del 26 febbraio 1984

“Pregate e digiunate. Sappiate che vi amo e vi tengo tutti sulle mie ginocchia”.

Un messaggio breve ma intenso, poche parole intrise di fede vissuta. Per pregare oggi non abbiamo tempo, invece nostra Madre ci ricorda l’importanza dell’orazione. Maria vuole che vengano accesi tanti cenacoli.

Cosa sono i cenacoli?

Dove due o più sono riuniti nel nome di Gesù Cristo, lì c’è un cenacolo di preghiera. Preghiamo in famiglia, con un fratello, una sorella, un genitore, un nonno, uno zio o tutti insieme. Accendiamo ogni giorno un cenacolo nelle nostre case.

Digiuniamo

Quanto è difficile per noi occidentali fare un digiuno, siamo molto abituati a mangiare, soprattutto in Italia, però, privarci del cibo il mercoledì e il venerdì è una forma molto efficace di preghiera. Maria ci invita a digiunare, per questo è bene che ci impegniamo, pane e acqua al mercoledì e al venerdì. Possiamo mangiare quanto pane vogliamo.

Si possono fare anche forme minori di digiuno come ad esempio il digiuno dalla televisione, evitare i vizi, le situazioni malsane e peccaminose. Rifuggiamo i peccati, anche i veniali, chiedendo sempre perdono a Dio. Grandi grazie hanno ottenuto alcune persone che hanno pregato con costanza e con digiuni a pane e acqua.

Il Santo Rosario e la bomba atomica di Hiroshima

Maria e i suoi segni nella storia

Il Santo Rosario e la bomba atomica, Maria nella storia dell’umanità. Lo scopo di chi ha lanciato l’ordigno era di annientare Hiroshima per distruggere il potere militare giapponese. Ma la Madonna, la Regina del Rosario, ha protetto miracolosamente una piccola comunità di quattro padri gesuiti, che vivevano nella casa parrocchiale, a soltanto otto isolati dal centro dell’esplosione. Padre Hubert Schiffer aveva 30 anni e lavorava nella parrocchia dell’Assunzione di Maria, a Hiroshima. Ha dato la sua testimonianza davanti a decine di migliaia di persone: “Attorno a me c’era soltanto una luce abbagliante. Tutto a un tratto, tutto si riempì istantaneamente da una esplosione terribile. Sono stato scaraventato nell’aria. Poi si è fatto tutto buio, silenzio, niente. Mi sono trovato su una trave di legno spaccata, con la faccia verso il basso. Il sangue scorreva sulla guancia. Non ho visto niente, non ho sentito niente. Ho creduto di essere morto. Poi ho sentito la mia propria voce. Questo è stato il più terribile di tutti quegli eventi. Mi ha fatto capire che ero ancora vivo e ho cominciato a rendermi conto che c’era stata una terribile catastrofe! Per un giorno intero i miei tre confratelli ed io siamo stati in questo inferno di fuoco, di fumo e radiazioni, finché siamo stati trovati ed aiutati da soccorritori. Tutti eravamo feriti, ma con la grazia di Dio siamo sopravvissuti”.

I padri gesuiti sono rimasti contaminati?

Nessuno sa spiegare con logica umana, perché questi quattro padri gesuiti furono i soli sopravvissuti entro un raggio di 1.500 metri. Per tutti gli esperti rimane un enigma, perché nessuno dei quattro padri è rimasto contaminato dalla radiazione atomica, e perché la loro casa, la casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno erano state distrutte e bruciate. Anche i 200 medici americani e giapponesi che, secondo le loro stesse testimonianze, hanno esaminato padre Schiffer, non hanno trovato nessuna spiegazione a perché mai, dopo 33 anni dallo scoppio, il padre non soffriva nessuna conseguenza dell’esplosione atomica e continuava a vivere in buona salute. 

Il Santo Rosario è più forte della bomba atomica

Perplessi, hanno avuto tutti sempre la stessa risposta alle tante loro domande: “Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario.” Ecco il messaggio pieno di speranza di Hiroshima: La preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica! Oggi, nel centro della città ricostruita di Hiroshima, si trova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri del Rosario, che si prega in questa chiesa giorno e notte. Un altro racconto di padre Schiffer aggiunge che avevano appena finito di dire Messa, e si erano recati a fare colazione, quando la bomba cadde: “Improvvisamente, una terrificante esplosione riempì l’aria come di una tempesta di fuoco. Una forza invisibile mi tolse dalla sedia, mi scagliò attraverso l’aria, mi sbalzò, mi buttò, mi fece volteggiare come una foglia in una raffica di vento d’autunno.” Quando riaprì gli occhi, egli, guardandosi intorno, vide che non vi erano più edifici in piedi, fatta eccezione per la casa parrocchiale. Tutti gli altri in un raggio di circa 1,5 chilometri, si racconta, morirono immediatamente, e quelli più distanti morirono in pochi giorni per le radiazioni gamma. Tuttavia, il solo danno fisico che padre Schiffer accusò, fu quello di sentire alcuni pezzi di vetro dietro il collo.

Cosa dissero i medici a padre Schiffer?

Dopo la resa del Giappone, i medici dell’esercito americano gli spiegarono che il suo corpo avrebbe potuto iniziare a deteriorarsi a causa delle radiazioni. Con stupore dei medici, il corpo di padre Schiffer sembrava non contenere radiazioni o effetti dannosi della bomba. In realtà, egli visse per altri 33 anni in buona salute, e partecipò al Congresso Eucaristico tenutosi a Philadelphia nel 1976. In quella data, tutti gli otto membri della comunità dei Gesuiti di Hiroshima erano ancora in vita. Questi sono i nomi degli altri sacerdoti gesuiti che sopravvissero all’esplosione: Fr. Hugo Lassalle, Fr. Kleinsorge, Fr. Cieslik.

Il miracolo a Nagasaki

Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki, dove un convento francescano – “Mugenzai no Sono” (“Giardino dell’Immacolata”) – fondato da San Massimiliano Kolbe rimase illeso come a Hiroshima. Dal giorno in cui le bombe caddero, i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200 volte dagli scienziati senza giungere ad alcuna conclusione, se non che la sopravvivenza degli otto gesuiti all’esplosione fu un evento inspiegabile per la scienza umana. Sapevate che nel 1945 il 70% dei cattolici giapponesi viveva a Nagasaki? Era “la città cattolica del Giappone”.

Testimonianza del prof. Hikoka Vanamuri – sopravvissuto di Hiroshima nel 6 agosto 1945.

Hikoka Vanamuri, già professore all’Università di Tokio in filosofia, è stato intervistato in occasione del suo pellegrinaggio a Fatima, e così ha risposto: «Non tornerò in Giappone. Dopo anni di studi, dopo anni di meditazione ho compreso che la vita nell’atmosfera viziata di Buddha è rimasta un’inacidita testimonianza storica di paganesimo vociferante e mi sono convertito alla religione cattolica. La decisione l’ho presa dopo lo scoppio della bomba atomica su Hiroshima. Ero a Hiroshima per una ricerca storica. Lo scoppio della bomba mi trovò in biblioteca. Consultavo un libro portoghese e mi venne sott’occhio l’immagine della Madonna di Fatima. Mi sembra che questa si muovesse, dicesse qualcosa. All’improvviso una luce abbagliante, vivissima mi ferì le pupille. Rimasi impietrito. Era accaduto il cataclisma. Il cielo si era oscurato, una nuvola di polvere bruna aveva coperto la città. La biblioteca bruciava. Gli uomini bruciavano. I bambini bruciavano. L’aria stessa bruciava. Io non avevo portato la minima scalfittura. Il segno del miracolo era evidente. Non riuscivo tuttavia a spiegare quello che era successo. Ma il miracolo ha una spiegazione? Non riuscivo nemmeno a pensare. Solo l’immagine della Madonna di Fatima mi splendeva su tutti i fuochi, sugli incendi, sulla barbarie degli uomini. Senza dubbio ero stato salvato perché portassi la testimonianza della Vergine su tutta la terra. Il dott. Keia Mujnuri, un amico dal quale mi recai quindici giorni dopo, stabilì attraverso i raggi X che il mio corpo non aveva sofferto scottature. La barriera del mistero si frantumava. Cominciavo a credere nella bellezza dell’amore. Imparai il catechismo ma sul cuore tenevo l’immagine di Lei, il canto soave di Fatima. Desideravo il Signore per confessarmi, ma lo desideravo per mezzo di Sua Madre». Tratto da: nelcuoredimaria.