Il Santo Rosario e la bomba atomica di Hiroshima

Maria e i suoi segni nella storia

Il Santo Rosario e la bomba atomica, Maria nella storia dell’umanità. Lo scopo di chi ha lanciato l’ordigno era di annientare Hiroshima per distruggere il potere militare giapponese. Ma la Madonna, la Regina del Rosario, ha protetto miracolosamente una piccola comunità di quattro padri gesuiti, che vivevano nella casa parrocchiale, a soltanto otto isolati dal centro dell’esplosione. Padre Hubert Schiffer aveva 30 anni e lavorava nella parrocchia dell’Assunzione di Maria, a Hiroshima. Ha dato la sua testimonianza davanti a decine di migliaia di persone: “Attorno a me c’era soltanto una luce abbagliante. Tutto a un tratto, tutto si riempì istantaneamente da una esplosione terribile. Sono stato scaraventato nell’aria. Poi si è fatto tutto buio, silenzio, niente. Mi sono trovato su una trave di legno spaccata, con la faccia verso il basso. Il sangue scorreva sulla guancia. Non ho visto niente, non ho sentito niente. Ho creduto di essere morto. Poi ho sentito la mia propria voce. Questo è stato il più terribile di tutti quegli eventi. Mi ha fatto capire che ero ancora vivo e ho cominciato a rendermi conto che c’era stata una terribile catastrofe! Per un giorno intero i miei tre confratelli ed io siamo stati in questo inferno di fuoco, di fumo e radiazioni, finché siamo stati trovati ed aiutati da soccorritori. Tutti eravamo feriti, ma con la grazia di Dio siamo sopravvissuti”.

I padri gesuiti sono rimasti contaminati?

Nessuno sa spiegare con logica umana, perché questi quattro padri gesuiti furono i soli sopravvissuti entro un raggio di 1.500 metri. Per tutti gli esperti rimane un enigma, perché nessuno dei quattro padri è rimasto contaminato dalla radiazione atomica, e perché la loro casa, la casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno erano state distrutte e bruciate. Anche i 200 medici americani e giapponesi che, secondo le loro stesse testimonianze, hanno esaminato padre Schiffer, non hanno trovato nessuna spiegazione a perché mai, dopo 33 anni dallo scoppio, il padre non soffriva nessuna conseguenza dell’esplosione atomica e continuava a vivere in buona salute. 

Il Santo Rosario è più forte della bomba atomica

Perplessi, hanno avuto tutti sempre la stessa risposta alle tante loro domande: “Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario.” Ecco il messaggio pieno di speranza di Hiroshima: La preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica! Oggi, nel centro della città ricostruita di Hiroshima, si trova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri del Rosario, che si prega in questa chiesa giorno e notte. Un altro racconto di padre Schiffer aggiunge che avevano appena finito di dire Messa, e si erano recati a fare colazione, quando la bomba cadde: “Improvvisamente, una terrificante esplosione riempì l’aria come di una tempesta di fuoco. Una forza invisibile mi tolse dalla sedia, mi scagliò attraverso l’aria, mi sbalzò, mi buttò, mi fece volteggiare come una foglia in una raffica di vento d’autunno.” Quando riaprì gli occhi, egli, guardandosi intorno, vide che non vi erano più edifici in piedi, fatta eccezione per la casa parrocchiale. Tutti gli altri in un raggio di circa 1,5 chilometri, si racconta, morirono immediatamente, e quelli più distanti morirono in pochi giorni per le radiazioni gamma. Tuttavia, il solo danno fisico che padre Schiffer accusò, fu quello di sentire alcuni pezzi di vetro dietro il collo.

Cosa dissero i medici a padre Schiffer?

Dopo la resa del Giappone, i medici dell’esercito americano gli spiegarono che il suo corpo avrebbe potuto iniziare a deteriorarsi a causa delle radiazioni. Con stupore dei medici, il corpo di padre Schiffer sembrava non contenere radiazioni o effetti dannosi della bomba. In realtà, egli visse per altri 33 anni in buona salute, e partecipò al Congresso Eucaristico tenutosi a Philadelphia nel 1976. In quella data, tutti gli otto membri della comunità dei Gesuiti di Hiroshima erano ancora in vita. Questi sono i nomi degli altri sacerdoti gesuiti che sopravvissero all’esplosione: Fr. Hugo Lassalle, Fr. Kleinsorge, Fr. Cieslik.

Il miracolo a Nagasaki

Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki, dove un convento francescano – “Mugenzai no Sono” (“Giardino dell’Immacolata”) – fondato da San Massimiliano Kolbe rimase illeso come a Hiroshima. Dal giorno in cui le bombe caddero, i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200 volte dagli scienziati senza giungere ad alcuna conclusione, se non che la sopravvivenza degli otto gesuiti all’esplosione fu un evento inspiegabile per la scienza umana. Sapevate che nel 1945 il 70% dei cattolici giapponesi viveva a Nagasaki? Era “la città cattolica del Giappone”.

Testimonianza del prof. Hikoka Vanamuri – sopravvissuto di Hiroshima nel 6 agosto 1945.

Hikoka Vanamuri, già professore all’Università di Tokio in filosofia, è stato intervistato in occasione del suo pellegrinaggio a Fatima, e così ha risposto: «Non tornerò in Giappone. Dopo anni di studi, dopo anni di meditazione ho compreso che la vita nell’atmosfera viziata di Buddha è rimasta un’inacidita testimonianza storica di paganesimo vociferante e mi sono convertito alla religione cattolica. La decisione l’ho presa dopo lo scoppio della bomba atomica su Hiroshima. Ero a Hiroshima per una ricerca storica. Lo scoppio della bomba mi trovò in biblioteca. Consultavo un libro portoghese e mi venne sott’occhio l’immagine della Madonna di Fatima. Mi sembra che questa si muovesse, dicesse qualcosa. All’improvviso una luce abbagliante, vivissima mi ferì le pupille. Rimasi impietrito. Era accaduto il cataclisma. Il cielo si era oscurato, una nuvola di polvere bruna aveva coperto la città. La biblioteca bruciava. Gli uomini bruciavano. I bambini bruciavano. L’aria stessa bruciava. Io non avevo portato la minima scalfittura. Il segno del miracolo era evidente. Non riuscivo tuttavia a spiegare quello che era successo. Ma il miracolo ha una spiegazione? Non riuscivo nemmeno a pensare. Solo l’immagine della Madonna di Fatima mi splendeva su tutti i fuochi, sugli incendi, sulla barbarie degli uomini. Senza dubbio ero stato salvato perché portassi la testimonianza della Vergine su tutta la terra. Il dott. Keia Mujnuri, un amico dal quale mi recai quindici giorni dopo, stabilì attraverso i raggi X che il mio corpo non aveva sofferto scottature. La barriera del mistero si frantumava. Cominciavo a credere nella bellezza dell’amore. Imparai il catechismo ma sul cuore tenevo l’immagine di Lei, il canto soave di Fatima. Desideravo il Signore per confessarmi, ma lo desideravo per mezzo di Sua Madre». Tratto da: nelcuoredimaria.

Rosario al collo e le 20 promesse di Maria

Maria è la mediatrice di tutte le grazie.

Indossare il Rosario con fiducia può far piovere grandi grazie sulla nostra vita, ecco le Promesse fatte dalla Vergine durante varie apparizioni.

Le prime 10 promesse

1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.
2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.
3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.
4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.
5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.
6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.
7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.
8) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.
9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.
10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.

Le altre 10 promesse

11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.
12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.
13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.
14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.
15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.
16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.
17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.
18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.
19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.
20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.

I santi e il Rosario

L’amore dei Santi alla corona del Rosario è pari alla stima che essi nutrivano per questa preghiera. Con venerazione essi portavano questo piccolo oggetto sacro, con devozione lo adoperavano, con premura lo custodivano. «Bacerò la corona ogni volta che la prenderò in mano»: è il proposito del giovanissimo Servo di Dio Fratel Sebastiano Aniceto; un
proposito comune a tanti Santi. In particolare, una caratteristica molto frequente nei Santi è quella di portare costantemente la corona del Rosario fra le mani o al collo o legata al polso.

Apostoli del Rosario

I Santi non volevano separarsi mai da questa celeste ghirlanda, che era per loro di conforto e di aiuto. C’era chi non riusciva a predicare se non aveva la corona fra le mani. «Senza la corona – diceva Don Giacomo Alberione – non sono capace di fare neanche un’esortazione». Il giovane modello, S. Giovanni Berchmans, imitando il suo Padre Fondatore, S. Ignazio di Loyola, amava portare la corona del Rosario al collo, e spesso lo si sentiva ripetere giulivo: «Non mi è più possibile sfuggire all’amore di Maria, mi ha legato per il collo!».

S. Ignazio da Laconi, prima ancora di diventare il miracoloso frate cappuccino, portava già la corona del Rosario sempre fra le mani, tanto che la gente si sarebbe meravigliata se l’avesse visto senza corona. S. Francesco di Sales portava sempre con sé il Rosario e faceva in modo che tutti lo vedessero per essere invogliati a pregare la Madonna.

Il consiglio di Santa Bernadette

Per la notte, Santa Bernardette ci raccomanda questo segreto: «Alla sera, quando andate a dormire, prendete la corona; addormentatevi recitandola; farete come quei bambini che si addormentano, chiamando con voce sempre più fioca: mamma… mamma… ».

Santa Maria Goretti e il Rosario

Ad alcuni giornalisti che l’intervistavano, la mamma di Santa Maria Goretti rivelò questi particolari edificanti sulla sua angelica figlia. «Marietta nacque in ottobre, nel mese dedicato alla Madonna del Rosario… L’avevo consacrata alla Madonna fin dai primissimi tempi della sua vita. Presto ella imparò a recitare il S. Rosario e lo portava sempre fra le mani o lo teneva attorcigliato al polso come fosse un gingillo, non lo lasciava mai… E con il Rosario al polso affrontò il martirio». Difatti, la corona del Rosario fu trovata spezzata sul corpo dell’angelica fanciulla, dopo la lotta per salvare la sua verginale purezza.

Il demonio e il Rosario

Portiamola sempre con noi la corona. Il demonio ha paura di quest’arma. La Serva di Dio Edvige Carboni subì più volte l’assalto del demonio che le rubava la corona e gliela spezzava. Ella si dispiaceva quando veniva a sapere di persone devote che non portavano la corona, in essa c’è una potenza misteriosa di grazia che lega a Dio, c’è una potenza misteriosa che respinge il nemico.

Il Rosario: una pioggia di rose sul mondo

Pregare con il Rosario

(da “I Quaderni del 1945-50”, 8 maggio 1947, di Maria Valtorta)

Dice Maria Ss. di Fatima

«Ti ho dato la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben detto: pioggia di rose sul mondo. Ad ogni Ave che un’anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quante! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario! Rose bianche, rosse, oro.

Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d’oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Signore!

Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina – e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall’Uomo – Innocenza di mio Figlio. Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi. Vi do le rose d’oro della sua perfettissima Carità. Tutto di mio Figlio vi do, e tutto di mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel suo fulgore, io compio solo il gesto di dare, ma Egli, Egli solo è l’inesauribile fonte di tutte le grazie!».

Maria Valtorta, intercedi per noi.

Il Santo Rosario nello stadio

Il sogno

Il gruppo di “Io resto con Gesù” ha diversi sogni, uno di questi è quello di vedere gli stadi italiani e del mondo intero gremiti di fratelli e sorelle che insieme recitano il Santo Rosario.

Riparazione e lode

Quante brutte parole vengono delle allo stadio, quanti insulti… sarebbe stupendo poter riparare i peccati commessi negli stadi rendendo un omaggio a Dio per averci donato Maria, madre Sua e nostra.

Sarebbe meraviglioso che il popolo di Dio utilizzi anche queste strutture per riunirsi e lodare la regina del Cielo e della Terra.

Preghiamo insieme

Se Dio vorrà, questo sogno potrà certamente avverarsi. Noi possiamo unire le nostre piccole briciole ai suoi meriti infiniti. Possiamo pregare affinché questo possa avvenire.

Il 23 Luglio 2022: Il Santo Rosario allo stadio di Civitanova Marche

La potentissima arma del Santo Rosario e le promesse di Maria

Messaggio del 12 giugno 1986. Maria a Medjugorje 

Cari figli, oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate, io non vi posso aiutare dato che voi non desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario; il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Vi supplico con insistenza per l’amore che vi porto in Gesù e Maria, di recitare ogni giorno il Rosario….al momento della morte benedirete il giorno e l’ora in cui mi avete creduto.(San Luigi Maria Grignion De Montfort)

Le promesse della Madonna per la recita del Santo Rosario

1) A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.

2) Colui che persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.

3) Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’infernodistruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.

4) Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!

5) Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.

6) Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgraziaPeccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.

7) I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.

8) Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Diola pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.

9) Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.

10) I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11) Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.

12) Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.

13) Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.

14) Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15) La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

(La Madonna a San Domenico e al Beato Alano)

Promesse della Vergine Maria a coloro che portano sempre con se’ la corona del Santo Rosario

1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.

2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.

3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.

4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.

5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.

6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.

7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.

8) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.

9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.

10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.

11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.

12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.

13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.

14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.

15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.

16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.

17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.

18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.

19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.

20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.

(Promesse fatte dalla Vergine durante varie apparizioni)

Pregare con il Rosario

(da “I Quaderni del 1945-50”, 8 maggio 1947, di Maria Valtorta)

Dice Maria Ss. di Fatima

«Ti ho dato la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben detto: pioggia di rose sul mondo.Ad ogni Ave che un’anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quante! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario! Rose bianche, rosse, oro.

Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d’oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Signore!

Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina – e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall’Uomo – Innocenza di mio Figlio. Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi. Vi do le rose d’oro della sua perfettissima Carità. Tutto di mio Figlio vi do, e tutto di mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel suo fulgore, io compio solo il gesto di dare, ma Egli, Egli solo è l’inesauribile fonte di tutte le grazie!».

La potenza del Rosario

Ciò che il Cielo ci ha rivelato sul valore del S. Rosario

Vi esorto a rileggere e a meditare il messaggio che la Madonna rivolse parlando a noi della potenza ed efficacia che il Santo Rosario ha sempre sul Cuore di Dio e su quello Figlio suo. Ecco perché la Madonna stessa nelle sue apparizioni prende parte alla recita del Rosario, come nella grotta di Lourdes con S. Bernardetta e a Fatima con me, Francesco e Giacinta. E quando il rosario scorre nelle vostre mani gli angeli e i santi si uniscono a voi. Mai come oggi, il mondo ha bisogno del vostro rosario. Ricordate che sulla terra vi sono coscienze prive della luce della fede, peccatori da convertire, atei da strappare a satana, infelici da soccorrere, giovani disoccupati, famiglie nel bivio morale, anime da strappare all’inferno. E’ stato tante volte, la recita di un solo Rosario a placare lo sdegno della divina giustizia, ottenendo sul mondo la Misericordia divina e la salvezza di tante anime. Solo così affretterete l’ora del trionfo del Cuore Immacolato della Madonna sul mondo.

Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al rosario, non c’è problema materiale, ne spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i nostri sacrifici.”

Suor Lucia di Fatima “Bisogna dare più spazio al Rosario. Col Rosario è possibile vincere tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole creare alla Chiesa cattolica. Tutti i sacerdoti in particolare devono recitare il Rosario. Il Rosario deve essere recitato col cuore e con gioia; non deve essere solo un dovere da sbrigare frettolosamente.”

25 giugno 1985 e 12 giugno 1986, messaggi della Madonna a Medjugorje “Recitate il Rosario. Figlia mia eccoti il Rosario. Tutti coloro che lo reciteranno avranno da Me molte grazie. Esso è un forte legame che vi unisce al mio Cuore. Esso glorifica il Signore, Re del cielo e della terra. Un rosario detto con devozione è un richiamo per qualsiasi intercessione, è la contemplazione dei misteri della fede.. il Padre nostro.. è la preghiera di unione.. la preghiera del Signore.. la preghiera di glorificazione dalla SS. Trinità con la recita del Gloria al Padre.. dì ai miei figli di recitare il S. Rosario anello di fede e di luce e legame di unione, di gloria, di beatitudine.. ecco o figli al corona del Rosario! Chi la reciterà avrà da me tante grazie!.. è una grande unione con il mio Cuore di Madre celeste che glorifica il signore Re del cielo e dell’universo! Riferisci a tutti che mi amino per riparare la moltitudine delle offese fatte al mio Divin Figlio Gesù Cristo.”

Apparizioni di Maria Rosa Mistica a Montichiari “Recitate ogni giorno il Rosario e con esso pregate per il vescovo e i sacerdoti.. recitate molti Rosari. Io sola posso salvarvi dalle disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in Me sarà salvo.”

Apparizioni della Vergine ad Akita “Gesù e Io vogliamo salvare il mondo; ma occorre che i cristiani preghino molto, particolar-mente recitando il Rosario e la Coroncina alla Divina Misericordia. In ogni chiesa si deve recitare il Rosario insieme col sacerdote dopo la Messa. Con la recita del Rosario, Satana sarà sconfitto. Recitate ogni giorno il Rosario per la conversione dei peccatori.”

Apparizioni della Vergine ad Ottawa La Madonna a Conyers a proposito del Rosario ha detto: “Per favore, pregate il Rosario per la pace, vi prego. Pregate il Rosario per ottenere forza interiore. Pregate contro i mali di questo tempo. Tenete viva la preghiera nelle vostre case e dovunque andate”.

13 ottobre 1998, messaggio della Madonna a Nancy Fowler a Conyer“ Le Ave Maria dette con fede e amore sono come frecce d’oro,che partono dalla bocca dei credenti e penetrano nel Cuore di Gesù.”

La SS. Vergine alle Tre Fontane “Desidero che si continui a recitare il Rosario… Pregate, pregate tanto, almeno 3 ore al giorno, recitate molti Rosari.. recitate il Rosario , pregate con il cuore fervoroso. Il Signore ha toccato molti cuori e li ha infiammati con l’amore del suo Cuore, ha confortato molti sconsolati, ha portato la pace in molte famiglie, in molti cuori. Ha fatto capire a tanti quanto sia stupenda e meravigliosa la preghiera, quanto è efficace la recita del Rosario.”

La Madonna a Belpasso “Figliolini miei, vi consegno il mio Rosario, Catena d’oro che vi tiene stretti al mio Cuore: pregate, pregate col Rosario, tenetelo stretto, recitatelo con fede, col cuore. Sarà la salvezza dell’umanità! Questa sarà il segno che voi siete miei! Egli satana lo teme tanto, e fa di tutto per perdere le anime. Però, io, la vostra Mamma faccio di tutto per salvarle, perché questa è la volontà del Signore. Ma Io ho bisogno del vostro aiuto. Pregate, fate sacrifici e penitenza. Amatevi, amatevi come Io vi amo, solo così le anime si salveranno.”

La Madonna a Suor Chiara Scarabelli – apparizione della Medaglia dei Consacrati “Prometto a tutti i bambini che reciteranno il Rosario con grande devozione che al quinto mistero, gli arcangeli Michele , Raffaele , e Gabriele disegneranno una croce sulla loro fronte.”

Patricia Talbot “Il Rosario è la preghiera del cielo, Io stessa sono venuta a domandarvi. Con essa riuscirete a scoprire le insidie del mio avversario, vi sottrarrete a tanti suoi inganni, vi difende da molti pericoli che vi tende, esso vi preserva dal male e vi avvicina sempre più a me perché io possa ente la vostra guida e la vostra protezione.”

La Madonna a Don Stefano Gobbi “..Invece di inveire, prendete in mano, impugnate il Rosario, l’arma che vincerà il mondo della tenebra. Fatevi apostoli del mio Rosario. Ogni anima orante è una macchina che lega ogni Ave a me rivolta.

Nelle avversità e nelle tentazioni non cedere allo scoraggiamento. La pratica della confessione e la recita de S. Rosario sono le armi più efficaci contro il maligno.”

La Madonna a Luigina Sinapi – Mistica romana “Meditate sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù e sul profondo dolore di Sua Madre. Pregate il Rosario, specialmente i Misteri Dolorosi per ricevere la grazia di pentirvi.”

La Madonna a Marie-Claire Mukangango – apparizioni di Kibeho “Il Rosario è un dono meraviglioso della Madonna all’umanità, questa preghiera è la sintesi della nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità.. è un Arma potente per mettere in fuga il demonio, per superare le tentazioni, per vincere il Cuore di Dio, per ottenere grazie dalla Madonna. Amate e fate amare la Madonna. Pregate e fate pregare il Rosario. Questo è il mio testamento spirituale”.

Padre Pio “Parla del Rosario di mia Madre Benedetta, parla alle anime dei grandi mezzi di salvezza Eucaristia e Rosario.

Figlia mia io sono la Vergine del Rosario: gioisco quando vedo che tu ne consigli la recita , almeno di una terza parte per onorarmi. Continua a farlo è devozione di salvezza.. avvolgi in questo mio Rosario, coloro che ami e che sono tuoi.. parla alle anime dell’Eucarestia, parla loro del Rosario, di’ che in grazia si cibino del Corpo di Cristo e dell’alimento della preghiera del Rosario… se verranno al Tabernacolo con le dovute disposizioni, cuore puro ed assetato d’amore e reciteranno il Rosario, o la terza parte, tutti i giorni, non occorrerà altro per allontanare la giustizia di Dio.. il Rosario, il Tabernacolo, e le mie vittime sono sufficienti perché al mondo siano dati il perdono e la pace.”

Gesù e Maria ad Alexandrina M. da Costa Don Bosco nei suoi sogni rivelatori vide : “ Una regione selvaggia e sconosciuta, degli uomini alti, di aspetto feroce, che combattevano fra di loro. Andavano incontro ad essi per convertirli, missionari di vari ordini con il crocifisso in mano, ma tutti venivano uccisi. Poi vide avanzare missionari, preceduti da gruppi di giovani. Don Bosco riconobbe i suoi salesiani, e cominciò a temere per la loro sorte. E intanto, noto, che i selvaggi davanti ad essi si fermarono, diventavano pacifici, deponevano le armi e li accoglievano con molta amicizia. Don Bosco vide che i suoi missionari avanzavano con l Rosario in mano.

Tratto dai sogni di Don Bosco

Il Santo Rosario e la bomba atomica di Hiroshima

Su Hiroshima è caduta una bomba atomica.Lo scopo era di annientare Hiroshima per distruggere il potere militare giapponese.
Ma la Madonna, la Regina del Rosario, ha protetto miracolosamente una piccola comunità di quattro padri gesuiti, che vivevano nella casa parrocchiale, a soltanto otto isolati dal centro dell’esplosione. Padre Hubert Schiffer aveva 30 anni elavorava nella parrocchia dell’Assunzione di Maria, a Hiroshima. Ha dato la sua testimonianza davanti a decine di migliaia di persone: “Attorno a me c’era soltanto una luce abbagliante. Tutto a un tratto, tutto si riempì istantaneamente da una esplosione terribile. Sono stato scaraventato nell’aria. Poi si è fatto tutto buio, silenzio, niente. Mi sono trovato su una trave di legno spaccata, con la faccia verso il
basso. Il sangue scorreva sulla guancia. Non ho visto niente, non ho sentito niente. Ho creduto di essere morto. Poi ho sentito la mia propria voce. Questo è stato il più terribile di tutti quegli eventi. Mi ha fatto capire che ero ancora vivo e ho cominciato a rendermi conto che c’era stata una terribile catastrofe! Per un giorno intero i miei tre confratelli ed io siamo stati in questo inferno di fuoco, di fumo e radiazioni, finché siamo stati trovati ed aiutati da soccorritori. Tutti eravamo feriti, ma con la grazia di Dio siamo sopravvissuti”.
Nessuno sa spiegare con logica umana, perché questi quattro padri gesuiti furono i soli sopravvissuti entro un raggio di 1.500 metri. Per tutti gli esperti rimane un enigma, perché nessuno dei quattro padri è rimasto contaminato dalla radiazione atomica, e perché la loro casa, la casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno erano state distrutte e bruciate. Anche i 200 medici americani e giapponesi che, secondo le loro stesse testimonianze,
hanno esaminato padre Schiffer, non hanno trovato nessuna spiegazione a perché mai, dopo 33 anni dallo scoppio, il padre non soffriva nessuna conseguenza dell’esplosione atomica e continuava a vivere in buona salute. Perplessi, hanno avuto tutti sempre la stessa risposta alle tante loro domande: “Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario.” Ecco il messaggio pieno di speranza di Hiroshima: La preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica! Oggi, nel centro della città ricostruita di Hiroshima, si trova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri del Rosario, che si prega in questa chiesa giorno e notte.Un altro racconto di padre Schiffer aggiunge che avevano appena finito di dire Messa, e si erano recati a fare colazione, quando la bomba cadde:
“Improvvisamente, una terrificante esplosione riempì l’aria come di una tempesta di fuoco. Una forza invisibile mi tolse dalla sedia, mi scagliò attraverso l’aria, mi sbalzò, mi buttò, mi fece volteggiare come una foglia in una raffica di vento d’autunno.” Quando riaprì gli occhi, egli, guardandosi intorno, vide che non vi erano più edifici in piedi, fatta eccezione per la casa parrocchiale. Tutti gli altri in un raggio di circa 1,5 chilometri, si racconta, morirono immediatamente, e quelli più distanti morirono in pochi giorni per le radiazioni gamma. Tuttavia, il solo danno fisico che padre Schiffer accusò, fu quello di sentire alcuni pezzi di vetro dietro il collo. Dopo la resa del Giappone, i medici dell’esercito americano gli spiegarono che il suo corpo avrebbe potuto iniziare a deteriorarsi a causa delle radiazioni. Con stupore dei medici, il corpo di padre Schiffer sembrava non contenere radiazioni o effetti dannosi della bomba. In realtà, egli visse per altri 33 anni in buona salute, e partecipò al Congresso Eucaristico tenutosi a Philadelphia nel 1976. In quella data, tutti gli otto membri della comunità dei Gesuiti di Hiroshima erano ancora in vita. Questi sono i nomi degli altri sacerdoti gesuiti che sopravvissero all’esplosione: Fr. Hugo Lassalle, Fr. Kleinsorge, Fr. Cieslik.
Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki, dove un convento francescano – “Mugenzai no Sono” (“Giardino dell’Immacolata”) – fondato da San Massimiliano Kolbe rimase illeso come a Hiroshima. Dal giorno in cui le bombe caddero, i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200 volte dagli scienziati senza giungere ad alcuna conclusione, se non che la sopravvivenza degli otto gesuiti all’esplosione fu un evento inspiegabile per la scienza umana.

Sapevate che nel 1945 il 70% dei cattolici giapponesi viveva a Nagasaki? Era “la città cattolica del Giappone”.Testimonianza del prof. Hikoka Vanamuri – sopravvissuto di Hiroshima nel 6 agosto 1945( tratto da: nelcuoredimaria ): Hikoka Vanamuri, già professore all’Università di Tokio in filosofia, è stato intervistato in occasione del suo pellegrinaggio a Fatima, e così ha risposto: «Non tornerò in Giappone. Dopo anni di studi, dopo anni di meditazione ho compreso che la vita nell’atmosfera viziata di Buddha è rimasta un’inacidita testimonianza storica di paganesimo vociferante e mi sono convertito alla religione cattolica. La decisione l’ho presa dopo lo scoppio della bomba atomica su Hiroshima. Ero a Hiroshima per una ricerca storica. Lo scoppio della bomba mi trovò in biblioteca. Consultavo un libro portoghese e mi venne sott’occhio l’immagine della Madonna di Fatima. Mi sembra che questa si muovesse, dicesse qualcosa. All’improvviso una luce abbagliante, vivissima mi ferì le pupille. Rimasi impietrito. Era accaduto il cataclisma. Il cielo si era oscurato, una nuvola di polvere bruna aveva coperto la città. La biblioteca bruciava. Gli uomini bruciavano. I bambini bruciavano. L’aria stessa bruciava. Io non avevo portato la minima scalfittura. Il segno del miracolo era evidente. Non riuscivo tuttavia a spiegare quello che era successo. Ma il miracolo ha una spiegazione? Non riuscivo nemmeno a pensare. Solo l’immagine della Madonna di Fatima mi splendeva su tutti i fuochi, sugli incendi, sulla barbarie degli uomini. Senza dubbio ero stato salvato perché portassi la testimonianza della Vergine su tutta la terra. Il dott. Keia Mujnuri, un amico dal quale mi recai quindici giorni dopo stabilì attraverso i raggi X che il mio corpo non aveva sofferto scottature. La barriera del mistero si frantumava. Cominciavo a credere nella bellezza dell’amore. Imparai il catechismo ma sul cuore tenevo l’immagine di Lei, il canto soave di Fatima. Desideravo il Signore per confessarmi, ma lo desideravo per mezzo di Sua Madre».

“Tutti mi chiameranno Beata” di Padre Dario Betancourt :

Io credo che non riusciremo mai a comprendere, almeno su questa terra, l’importanza della devozione a Maria Santissima. Il Signore prima di morire affidò l’umanità, simboleggiata dall’apostolo Giovanni, a Sua Madre che visse in seguito nella casa dell’apostolo prediletto da Gesù. Ciò significa che se da un lato tutto il genere umano è affidato da Dio a Maria Santissima in qualità di Madre, dall’altro lato il dono speciale della devozione alla Madonna viene regalato a coloro che Gesù predilige o sceglie a Suo insindacabile giudizio. Giovanni che l’accolse nella sua casa visse, secondo la tradizione, fino a 90 anni; non fu martirizzato e scrisse, grazie all’intercessione della Sposa dello Spirito Santo, il Vangelo più teologico. Non dobbiamo trascurare il fatto che la Madonna è stata scelta dallo Spirito Santo per evangelizzare l’umanità idolatra mediante le numerosissime apparizioni mariane; basti pensare, senza trascurare le altre, a Guadalupe, Lourdes, Fatima, Medjugorje ed alla loro influenza sull’umanità.

“Per mezzo della Santissima Vergine Maria Gesù Cristo è venuto nel mondo; ugualmente per mezzo di lei, egli deve regnare nel mondo”.

“Dove c’è Maria non c’è lo Spirito maligno; uno dei segni più infallibili che uno è condotto dallo spirito buono è l’essere molto devoto di Maria Vergine, il pensare spesso a lei, parlarne spesso. Un santo aggiunge che, come la respirazione è un segno certo che il corpo non è morto, così il ricordo frequente e l’amorosa invocazione di Maria è un segno certo che l’anima non è morta per il peccato.

Allo stesso modo che solamente Maria, dice la Chiesa assistita dallo Spirito Santo, sconfisse tutte le eresie: – Tu sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero -, nonostante che i critici borbottino, mai alcun fedele devoto di Maria cadrà nell’eresia o nell’illusione almeno formale. Potrà forse errare materialmente, prendere la menzogna per la verità e lo spirito maligno per il buono, sebbene più difficilmente di un altro; ma presto o tardi conoscerà il suo sbaglio e il suo errore materiale, e riconosciutolo non si ostinerà affatto, ma si ritratterà docilmente.”

“Dice S. Bernardo in termini chiari, per ispirarci questa pratica: – Quando Maria ti sostiene non cadi, quando ti protegge non temi, quando ti conduce non ti affatichi; quando ti è favorevole arrivi al porto della salvezza -. E in termini ancora più espliciti sembra che dica la medesima cosa S. Bonaventura: – La Santissima Vergine – dice egli – non è solamente trattenuta nella pienezza dei santi; ma essa trattiene e custodisce i santi nella loro pienezza, affinchè non diminuisca. Impedisce che le loro virtù si dissipino, che i loro meriti periscano, che le loro grazie si perdano, che i demoni nuocciano loro, infine impedisce che il Figlio li castighi quando essi peccano”

“I fedeli servi della S. Vergine dicono dunque arditamente con s. Giovanni Damasceno: – Confidando in te, o Madre di Dio, io sarò salvo; da te difeso non temerò giammai; con la tua protezione e il tuo aiuto io combatterò e metterò in fuga i miei nemici; perché la devozione verso di te è un’arma salutare che Dio dà a coloro che vuole salvi -“

“Gli eretici imparano e recitano ancora il Pater, ma non l’Ave Maria e il Rosario; è il loro spauracchio: porterebbero su di sè un serpente piuttosto che una corona. Gli orgogliosi anche sebbene cattolici, avendo le stesse inclinazioni del loro padre Lucifero, disprezzano e non hanno che indifferenza per l’Ave Maria e considerano il Rosario come devozione da donnicciola, buona solo per gli ignoranti e per quelli che non sanno leggere. Al contrario si vede per esperienza che quelli che hanno grandi segni di predestinazione, amano, gustano e recitano con piacere l’Ave Maria; e più sono di Dio e più amano questa preghiera. E’ appunto quanto la Santa Vergine disse al Beato Alan con quelle parole che io ho citato.

Io non so come ciò avvenga, ne perché, ma ciò tuttavia è vero e non conosco miglior segreto per sapere se una persona di Dio che esaminar se ella ama dire l’Ave Maria e il Rosario.

Un’Ave Maria ben detta, cioè con attenzione, devozione modestia, è, secondo i santi, il nemico del diavolo, che lo mette in fuga, il martello che lo schiaccia, la santificazione dell’anima, la gioia degli angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del Nuovo Testamento, il gaudio di Maria e della Santissima Trinità. Un’ave Maria è una rugiada celeste che rende l’anima feconda, è un bacio casto e amoroso che si dà a Maria, è una rosa vermiglia che le si presenta, è una perla preziosa che le si offre, è una coppa d’ambrosia e di nettare di vino che le si dà. Tutti questi paragoni sono dei santi”.

“Maria deve rispendere più che mai, in misericordia, in forza ed in grazia, in questi ultimi tempi: in misericordia, per ricondurre e ricevere amorosamente i poveri peccatori e i traviati che si convertiranno e ritorneranno alla Chiesa cattolica; in forza contro i nemici di Dio, gli idolatri, gli scismatici, maomettani, giudei e gli empi induriti, che si ribelleranno in modo terribile, onde sedurre e far cadere, con promesse e minacce, tutti quelli che saranno loro contrari; infine ella dovrà risplendere in grazia per animare e sostenere i prodi soldati e fedeli servi di Gesù Cristo, i quali combatteranno per i suoi interessi.

Infine Maria deve essere terribile al diavolo e ai suoi seguaci come un esercito schierato in battaglia, specialmente in questi ultimi tempi, poiché il diavolo, ben sapendo che gli rimane più poco tempo per perdere le anime, raddoppia più che mai ogni giorno gli sforzi e gli attacchi, susciterà ben presto crudeli persecuzioni e metterà gravi impedimenti ai servi fedeli e ai veri figli di Maria, contro i quali deve fare maggiori sforzi per vincerli.”

Vuoi confezionare un bel vestito per Maria?

«Il beato Alano de la Roche e altri autori, fra i quali il Bellarmino, raccontano che un buon sacerdote consigliò a tre sue penitenti, che erano sorelle, di recitare tutti i giorni devotamente il Rosario per un anno intero, al fine di confezionare un bel vestito di gloria alla Vergine Maria. Si tratta — egli diceva — di un segreto ricevuto dal cielo. Tutte e tre lo dissero per un anno.

Il giorno della Purificazione, verso sera, quando esse erano già a letto, la Madonna, accompagnata da santa Caterina e da santa Agnese, entrò nella loro camera.

Indossava un abito splendente di luce, sul quale era scritto da ogni lato in lettere d’oro: “Ave Maria gratia plena”. La Regina del cielo si avvicinò al letto della sorella maggiore e le disse: “Ti saluto, figlia mia, che mi hai salutato così spesso e così bene. Vengo a ringraziarti del magnifico abito che mi hai confezionato”. Anche le due sante vergini accompagnatrici la ringraziarono, poi tutte e tre scomparvero.

Un’ora dopo la Santa Vergine, con le sue due compagne, venne ancora nella camera, vestita di un abito verde, ma senza oro e senza luce, si avvicinò al letto della seconda sorella e la ringraziò per l’abito che le aveva fatto dicendo il Rosario. Ma siccome questa seconda sorella aveva visto la Madonna apparire a sua sorella maggiore con molto più splendore, ella ne chiese il motivo. “Perché — le rispose Maria — lei mi ha fatto un abito più bello, recitando il Rosario meglio di te”.

Circa un’ora dopo, la Madonna apparve una terza volta alla più giovane delle sorelle, vestita di uno straccio sporco e strappato e le disse: “O figlia, tu mi hai vestita così, ti ringrazio”. La giovinetta, piena di confusione, esclamò: “Possibile, Signora mia? Io vi ho vestita così male, ve ne domando perdono. Concedetemi del tempo per fare un abito più bello, recitando meglio il Rosario”.

Cessata la visione, la sorella più giovane molto afflitta raccontò al confessore tutto ciò che era accaduto. Il sacerdote esortò lei e le altre sorelle a recitare il Rosario per un altro anno con più perfezione che mai, così fecero. Alla fine dell’anno, sempre nel giorno della Purificazione, la Madonna, accompagnata ancora da santa Caterina e da santa Agnese che portavano delle corone, vestita con un abito meraviglioso, apparve loro e disse: “Siate certe, figlie mie, del paradiso, vi entrerete domani con grande gioia”. A ciò tutte e tre risposero: “Il nostro cuore è pronto, nostra cara Signora, il nostro cuore è pronto”. La visione disparve.

Quella stessa notte si sentirono male, mandarono a chiamare il loro confessore, ricevettero gli ultimi sacramenti e lo ringraziarono di aver insegnato loro quella santa pratica. Dopo compieta la Madonna apparve loro ancora, accompagnata da un gran numero di vergini, fece rivestire le tre sorelle con abiti bianchi, dopo di che esse si avviarono verso la celeste patria mentre gli angeli cantavano: “Venite, spose di Cristo, ricevete le corone che vi sono preparate nell’eternità”» (J. A. Coppestein, Beati F. Alani redivivi tractatus mirabilis, c. 70).

San Giovanni Bosco prega per noi – 31 gennaio

Nome: San Giovanni Bosco
Titolo: Sacerdote
Nascita: 16 agosto 1815, Castelnuovo d’Asti
Morte: 31 gennaio 1888, Torino 
Ricorrenza: 31 gennaio
Tipologia: Commemorazione
Patrono di: Podenzano, Lignano Sabbiadoro, Arborea
Protettore: degli editori, degli educatori, giovani, degli scolari, degli studenti

Questo nome popolarissimo e tanto venerato ricorda un’istituzione grandiosa e benefica che da anni assiste ed educa cristianamente la gioventù, raccolta in centinaia di case sparse in tutto il mondo. 

Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d’Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Sua mamma, Margherita, era una santa donna tutta dedita al lavoro ed ai suoi doveri di cristiana: infondere nei suoi figliuoli il santo timore di Dio. Del babbo non potè gustare il sorriso e la carezza, perchè se ne volò al cielo quando Giovanni era ancora in tenerissima età. 

Fin da fanciullo ebbe il dono di attirare a sè le anime dei fanciulli con i suoi giochi di prestigio e con la sua pietà, che gli cattivava l’animo di tutti. 

A prezzo di privazioni di ogni genere, in mezzo alle contrarietà degli stessi familiari, riuscì a compiere gli studi ecclesiastici e nel 1 841 fu ordinato sacerdote. Da questo punto comincia la sua missione speciale: « l’educazione dei giovani ». 

Lo aveva difatti profondamente colpito il fatto di vedere per le vie di Torino tanti giovanetti malvestiti, male educati, abbandonati, esposti ad ogni pericolo per l’anima e per il corpo, molti già precocemente viziosi e destinati alla galera… Il cuore del giovane sacerdote sanguina: prega e pensa: e la Vergine Benedetta, che lo aveva scelto, gli ispira l’istituzione degli Oratori.

Dopo mille difficoltà e persecuzioni, gli riuscì di comperare a Valdocco (allora fuori Torino) un po’ di terreno con una casa ed una tettoia a cui aggiunse una cappella; ebbe così un luogo stabile e sicuro dove poter radunare i suoi « birichini ».

Non aveva un centesimo : unica sua risorsa una fede illimitata nella Divina Provvidenza. 

In pochissimo tempo i poveri giovani ricoverati diventarono più numerosi; l’opera cresceva e bisognava pensare al futuro. La benedizione di Dio era visibile. E Don Bosco fonda una nuova congregazione religiosa, la Pia Società di S. Francesco di Sales, detta comunemente dei Salesiani, composta di sacerdoti e laici, che poco alla volta aprirono oratori festivi, collegi per studenti, ospizi per artigiani, scuole diurne e serali, missioni fra gli infedeli in tutte le parti del mondo. 

Per le fanciulle delle stesse condizioni, D. Bosco istituì le Suore di Maria Ausiliatrice, le quali, come i Salesiani, sono sparse in tutto il mondo, ed affiancano l’opera dei sacerdoti. 

Per il popolo D. Bosco scrisse libretti pieni di sapienza celeste, dal titolo « Letture cattoliche » in contrapposizione a quelle protestanti. 

Fino all’ultimo la sua vita fu spesa a vantaggio del prossimo, con sacrificio continuo, eroico. Il Signore lo chiamò a sè il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI nella Pasqua del 1934. 

PRATICA. Aiutiamo in qualche modo le opere per l’educazione della gioventù. 

PREGHIERA. O Dio, che suscitasti il beato confessore Giovanni per l’insegnamento cristiano e per trattenere la gioventù nella via della verità., e per suo mezzo radunasti una nuova famiglia nella Chiesa. concedici che a suo esempio e intercessione, infiammati di zelo per la tua gloria e la salute delle anime, possiamo nel cielo essere partecipi del suo gaudio. 

MARTIROLOGIO ROMANO. A Torino san Giovànni Bosco, Confessore, Fondatore della Società Salesiana e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, insigne per lo zelo delle anime e la propagazione della fede, ascritto dal Papa Pio undecimo nei fasti dei Santi.

La devozione a Maria

San Giovanni Bosco per tutta la sua vita si è dedicato a coltivare e a diffondere la devozione a Maria e a incoraggiare la recita del Rosario. Ecco cosa scrisse sul Santo Rosario: «Sono innumerevoli i celesti favori che si ottennero con la pratica di questa devozione. Col Rosario furono combattute le eresie, si riformarono i costumi, si allontanarono le pestilenze, si pose fine a molte guerre; Si ravvivi dunque la devozione al santo Rosario in noi e nelle nostre famiglie. Se nelle nostre case, nei nostri laboratori e scuole si farà risuonare il Rosario di Maria, abbiamo fondamento a sperare che cesseranno i flagelli, rifiorirà la fede, ricompariranno tra di noi giorni di pace e di tranquillità. 

Un’intenzione che ci viene consigliata

Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d’implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra noi la santa fede; ci si tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani; e sempre più trionfi la Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salvezza»

Chi siamo e cosa facciamo

Nascita del gruppo

Il gruppo di “Io resto con Gesù” nasce nel marzo del 2020, il mese in cui iniziò il Lock down imposto a causa della pandemia globale.

“Io resto a casa” era lo slogan del momento, “Io resto con Gesù” è stata ed è, una proposta Cristiano-Cattolica per rimettere ogni giorno al centro dei nostri cuori Gesù Cristo. Non dimentichiamoLo mai.

Cosa facciamo in 4 punti

  • Recitiamo assieme il Santo Rosario perché sappiamo che nostra Madre ci condurrà da Suo Figlio, amiamo Maria e Gesù.
  • Leggiamo nelle nostre case la Parola di Dio, la Via, la Verità e la Vita.
  • Ci cibiamo del cibo di vita eterna, ovvero della Santa Eucaristia, adoriamo Gesù nel Santissimo Sacramento.
  • Crediamo fermamente nelle virtù cristiane in modo da poter amare il prossimo come Gesù ci ha insegnato, con prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, fede, speranza e carità. Sappiamo che da soli non possiamo farcela, siamo servi inutili, abbiamo ogni giorno bisogno dell’aiuto di Dio, quando cadiamo vogliamo subito rialzarci e affidarci a Gesù che ci perdona per mezzo del Sacramento della Confessione.

Molti di noi praticano alcune devozioni.

Diventa un Apostolo del Santo Rosario

Il nostro gruppo si riunisce quotidianamente dal marzo del 2020 alle ore 18:25. Chi prende l’impegno di recitare almeno un Rosario alla settimana insieme a noi entra a far parte degli Apostoli del Santo Rosario. Ci riuniamo ogni giorno su Google Meet. Grazie a Gesù e a Maria per esserci sempre vicini.

Chiunque sia interessato ad unirsi in preghiera può compilare il modulo sottostante specificando il proprio numero di telefono nel corpo del messaggio, in questo modo potremo contattarvi per un breve colloquio di benvenuto e aggiungervi al nostro gruppo Whatsapp in cui ogni giorno inviamo il link per accedere al Santo Rosario.

    Scarica il nostro Rosario

    Scarica il nostro Santo Rosario nella sua edizione aggiornata al 2024. Sopra puoi vedere l’immagine di copertina. (I Rosari degli scorsi anni: Rosario 2020/2021, Rosario 2021/2022, Rosario 2022/2023, Rosario 2023/2024).

    “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” Matteo 18:15-20.

    Aggrappatevi al rosario come l’edera si attacca all’albero, perché senza la Vergine non possiamo reggerci in piedi.
    – Madre Teresa di Calcutta

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