Le tentazioni e Don Dolindo Ruotolo

Possiamo liberarci completamente dalle tentazioni?

Non ci libereremo mai completamente della nostra miserabile natura e delle tentazioni del demonio. Che cos’è in fondo una tentazione del demonio, che cos’è quel turbamento interiore che vi lascia, se non la testimonianza della nostra miseria? Quando il demonio tenta, io ti confesso che… me ne consolo, pensando all’annientamento che subisce il mio orgoglio innanzi a Dio.”

O demonio – dicevo stamane al tentatore – sia glorificato Dio solo! Tu mi tenti? Macché ! Tu mi fai ricordare solo che sono miseria! Quando sto ai piedi del Signore e prego, mi pare di essere migliore di quello che sono; ma, quando tu vieni e mi tenti, mi fai accorgere che io sono ancora impuro, superbo, iracondo, miserabile! Oh, se potessi benedirti, io ti benedirei, povero demonio, poiché tu pure mi servi per la gloria di Dio! Una tentazione che mi è venuta durante la Santa Messa mi ha fatto sentire tanto profondamente la mia nullità, che io quasi sentivo gratitudine per il demonio che me l’aveva data. Anzi, io credo che questo sia poi la migliore maniera per vincere le tentazioni: servirsene per conoscere se stessi e umiliarsi innanzi a Dio.

Cos’è la tentazione?

La tentazione è un avviso, è come il termometro che ci fa vedere quanto siamo ancora umani, miserabili e lontani da quella perfezione alla quale dobbiamo aspirare; essa deve servirci come occasione per confidare in Dio!

Dolindo Ruotolo (1882-1970) – Servo di Dio, Sacerdote diocesano napoletano e terziario francescano in Santa Chiara di Napoli.