San Vincenzo de’ Paoli prega per noi – 27 settembre

È chiamato il Tommaso d’Aquino della carità; come S. Tommaso diede al mondo cristiano il capolavoro della teologia con la sua Somma, così S. Vincenzo de’ Paoli con le sue istituzioni diede agli uomini il capolavoro della carità. Seppe raccogliere nell’anima sua tutto ciò che la generosità cattolica, nel volgere delle età aveva trovato per sollevare il dolore e la povertà.

Nacque a Puy nella diocesi di Dax, il 24 aprile del 1581.

Piccolo e povero, aveva spartito il pane della sua colazione coi compagni di scuola. Possedendo una volta trenta soldi li aveva regalati ai poveri. Portando del grano al mulino ed incontrandosi con un mendico, gliene aveva dato la metà.

A dodici anni studiò a Dax, a 16 faceva ripetizione al figlio di un avvocato, perchè il padre povero non poteva fargli continuare gli studi. A venti anni riceveva gli ordini minori, ed a 24 il Sacerdozio.

I primi anni di ministero furono terribili per il giovane prete, ardente di carità, ma necessariamente senza esperienza: consumò non solo tutto il suo, ma contrasse debiti notevoli per cui si trovò in serie difficoltà: difficoltà che risolse con sapienza e con l’aiuto di anime buone.

Consigliato da Pietro De Berulle, accettò la parrocchia di Clichy, dove fece tanto bene; s’incaricò dell’educazione dei figli di casa Gondy che furono mecenati generosi per le sue molteplici opere di carità; e diede la celebre missione di Colleville che fu la prima di una lunga serie, ottenendo mirabili conversioni. Nominato regio cappellano di tutte le galere di Francia, fu il padre dei galeotti e pose ogni cura per sollevarli dalle loro miserie. Ottenne che fossero trattati meno duramente, fondò ospedali per gli ammalati, e la sua comparsa nelle galere era una festa per quei poveri disgraziati.

Un giorno le guardie lo trovarono in una cella, legato alla catena in veste da galeotto. Aveva messo in libertà un miserabile e l’aveva sostituito.

Confessore d’Anna d’Austria, distribuì due milioni in elemosine. Aprì orfanotrofi, ricoveri per i vecchi, ritiri per i dementi.

Per tutte queste opere occorreva il personale adatto ed a questo scopo istituì le Figlie della Carità posto sotto la responsabilità di Luisa di Marillac insieme a Marguerite Naseau.

Né qui si fermò la sua ardente carità. Egli attese anche al clero: istituì delle conferenze ecclesiastiche che ancor oggi continuano tra il clero di Francia, fondò seminari e spesso diede esercizi ai chierici ordinandi. Infine riunì in congregazione i sacerdoti che lo aiutavano nelle sue opere e li chiamò Preti della Missione.

Morì all’età di 84 anni, affranto dalle fatiche, il 27 settembre del 1660.

La Francia atea gli innalzò un monumento. Leone XIII lo dichiarò patrono universale delle Congregazioni di carità.

PRATICA. Rendiamo anche noi la nostra carità « paziente, benefica, sempre pronta a scusare e a sopportare ».

PREGHIERA. O Dio, che per evangelizzare i poveri e per promuovere il decoro dell’ordine ecclesiastico arricchisti il beato Vincenzo di virtù apostoliche, deh! concedi, che come ne veneriamo la pietà ed i meriti, così ne imitiamo gli esempi.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote, che, pieno di spirito sacerdotale, a Parigi si dedicò alla cura dei poveri, riconoscendo nel volto di ogni sofferente quello del suo Signore e fondò la Congregazione della Missione, nonché, con la collaborazione di santa Luisa de Marillac, la Congregazione delle Figlie della Carità, per provvedere al ripristino dello stile di vita proprio della Chiesa delle origini, per formare santamente il clero e per assistere i poveri.

Nome: San Vincenzo de’ Paoli
Titolo: Sacerdote e fondatore
Nascita: 24 aprile 1581, Puy, Francia
Morte: 27 settembre 1660, Parigi, Francia
Ricorrenza: 27 settembre
Tipologia: Memoria liturgica
Protettore: delle associazioni di carità, bambini abbandonati, forzati, degli infermieri, prigionieri, degli schiavi

Il nostro giornalino

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N.1 – Pasqua 2021

Prima uscita – Pasqua 2021

N.2 – Maggio 2021

Seconda uscita – Maggio 2021

N.3 – Giugno 2021

Terza uscita – Giugno 2021

Risorgiamo sull’esempio di Maria di Magdala

Articolo ispirato dagli scritti di Maria Valtorta.

Maria di Magdala colpisce per la sua enorme forza di volontà, lei, che era vissuta nella lussuria per anni, dopo aver incontrato Gesù di Nazareth, sferza i suoi vizi a colpi di amore nei confronti del suo nuovo amato, Gesù. Maria di Magdala era morta, chiusa nel sepolcro del suo vizio, ma nell’incontro con Gesù avviene la sua risurrezione.

Maria risorge perché ha voluto accogliere nel suo cuore Gesù. Se vogliamo vincere i vizi, occorre fare come Maria, avvicinarci a Gesù, ascoltare le Sue Parole di Vita, dargli importanza ogni giorno, prestando attenzione a non offenderLo. Regaliamo gioie a Colui che ci ha donato la vita, facciamolo accettando la Sua Divina Volontà per noi. Niente avviene per caso. Maria di Magdala è risorta alla Grazia ed è lei ad avere la prima visione della Grazia risorta. Risorgiamo dai nostri peccati sull’esempio di Maria.

Andiamo da Gesù – Educhiamo i bambini

Cari bambini, oggi è la Festa della Santa Pasqua! Festeggiamo la Risurrezione di Gesù, cioè la sua rinascita dopo la morte. Ma come sappiamo che Gesù dopo la morte è risorto? Ora ve lo racconto. Di buon mattino, verso l’alba, una donna di nome Maria di Magdala si recò al sepolcro, dove era stato messo il corpo di Gesù.

Lei andò lì senza paura, piena piena di Fede, credendo di trovare Gesù. Purtroppo il sepolcro era vuoto. Così chiamò altre persone, tra cui alcuni discepoli. Quando arrivarono alla tomba non vedendo il corpo di Gesù, ritornarono a casa, quando lei restò lì da sola improvvisamente arrivò una luce che illuminò il sepolcro. Chi era questa luce, dolci bambini? Ma certo… Era Gesù! Tutti noi, cari pargoletti, dovremmo comportarci come questa donna. Lei infatti è andata a cercare Gesù con tanta Fiducia. Bambini cosa significa secondo voi andare da Gesù? Vuol dire avvicinarsi a Lui, volergli bene, credergli, senza alcuna paura. Gesù è apparso alla Donna e ai discepoli come Luce , e quindi Lui come la Luce vuole illuminare la nostra Vita con il Suo Amore, che ci ha dimostrato morendo sulla Croce. Gesù è il Senso della Nostra Vita!