“Imparate da Me” – Il carattere di Gesù e la nostra chiamata a somigliarGli

FrancescoNews

Un cammino di trasformazione alla luce della Scrittura, del Catechismo, dei santi e dei mistici

«Imparate da me che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29)

Nel cuore del Vangelo risplende una chiamata semplice e vertiginosa: essere come Gesù. Non solo ascoltarlo, non solo ammirarlo, ma diventare simili a Lui, vivere di Lui, essere il Suo riflesso nel mondo. Questo è il cristianesimo autentico: Cristo che vive in noi (cf. Gal 2,20), che trasforma il nostro carattere, le nostre reazioni, i nostri pensieri più profondi.

Ma com’è Gesù? E come possiamo, poveri peccatori, diventare come Lui?

Il cuore di Gesù: mitezza, umiltà, obbedienza

Il Vangelo ci mostra un Gesù mite e umile, ma non debole. Un uomo pieno di verità, ma mai arrogante. Forte nella giustizia, ma dolce nel giudizio. Egli non spezza la canna incrinata, non spegne il lucignolo fumigante (Is 42,3).

Gesù è l’Uomo perfetto. Dice il Catechismo:

«Cristo… manifesta pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione». (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 359)

La vera grandezza dell’uomo è essere immagine di Dio, ed è Gesù che ci mostra che volto ha Dio in un volto umano: paziente, compassionevole, fermo nella verità, traboccante di amore.

Un cuore che perdona e che offre se stesso

Gesù non reagisce col risentimento, non si vendica, non urla, non forza. Dalla croce, nel culmine dell’umiliazione e del dolore, prega per i suoi carnefici:

«Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34)

Questo è il cuore di Dio. E noi siamo chiamati a far nostro questo Cuore, perché:

«Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5)

Maria Valtorta: il volto umano del Redentore

Nell’“Opera di Maria Valtorta”, Gesù si rivela con una ricchezza di sfumature affettive e spirituali che commuovono e scuotono. Si mostra tenerissimo con i peccatori, profondamente rispettoso della libertà umana, instancabile nell’amare.

In un passo bellissimo, dice a Maria Maddalena:

«Io non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori. E se un peccatore piange, è già vicino alla mia Grazia. Ti guardo e ti amo. Guarirai perché hai pianto» (Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. 3)

In Valtorta, Gesù non è solo Maestro: è fratello, medico, sposo dell’anima, che ci attira non col timore, ma con l’amore.

Luisa Piccarreta: vivere nella Divina Volontà

In Luisa, Gesù chiama l’anima non solo a imitarlo esteriormente, ma a vivere nella Sua stessa volontà, in un’unione profonda che trasforma l’essere stesso dell’uomo:

«La mia Volontà sarà vita della tua vita, movimento del tuo moto, respiro del tuo respiro. Sarò il tuo tutto, e tu sarai il mio riflesso». (Gesù a Luisa Piccarreta, “Il Regno della Divina Volontà”, Vol. 12)

Qui non si tratta solo di “fare il bene”, ma di lasciarsi trasformare interiormente, diventare altri Cristi nel pensare, nel parlare, nell’amare.

I santi: immagini viventi del carattere di Gesù

San Francesco d’Assisi si spoglia di tutto per essere povero come Cristo povero. Santa Teresina di Lisieux abbraccia la “piccola via” della fiducia e dell’umiltà, che è il cuore stesso di Gesù. San Pio da Pietrelcina, San Giovanni Paolo II, Santa Faustina Kowalska: ciascuno riflette una sfaccettatura del Cuore di Cristo: la compassione, il perdono, la sofferenza offerta per amore.

Come diventare come Gesù?

a. Contemplarlo ogni giorno

Nei Vangeli: leggendo e meditando con amore. Nell’Eucaristia: ricevendoLo, adorandoLo.

b. ChiedereLo con umiltà

«Signore, donami il tuo Cuore, insegnami ad amare come Te»

c. Imitare i suoi atteggiamenti

Non reagire con ira. Perdonare. Cercare il bene dell’altro. Non cercare la propria gloria.

d. Offrire tutto nella Divina Volontà

Come insegna Luisa Piccarreta, “fare tutto come lo farebbe Gesù”: respirare, lavorare, soffrire, amare nella Volontà di Dio, lasciando che sia Gesù stesso ad agire in noi.

Conclusione: la vera santità è diventare Cristo

«Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20)

La meta della vita cristiana non è fare grandi cose, ma essere trasformati in Cristo, giorno dopo giorno. Questo è possibile solo con la grazia, con l’Eucaristia, con la preghiera umile, con l’abbandono totale alla Divina Volontà.

E come ogni madre insegna a camminare, così la Vergine Maria, che ha formato il cuore umano di Gesù, forma anche i nostri cuori, se glieli affidiamo.

«Mamma mia, fammi diventare come Gesù!». (preghiera semplice, ma potentissima)

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